venerdì 24 aprile 2009

Era uno sguardo duro e fisso che le metteva paura

Era uno sguardo duro e fisso che le metteva paura.

‒ Va bene, ‒ disse con tono freddo e indifferente la signora, mentre la fissava sempre; ‒ va bene, se volete, potete restare...

Barberina, vincendo la sua timidità, volle ringraziarla, ma la signora l’interruppe con un sorriso freddo e ironico.

‒ Basta, basta. Andate su, non ho tempo da perdere; questa donna vi indicherà la vostra camera e vi porterà un vestito e della roba; non potete restare qui con gli abiti che avete addosso.

La ragazza, confusa, non sapeva come esprimerle la sua riconoscenza, e le disse che la mettessero pur subito a lavorare, che avrebbe incominciato volentieri il suo servizio, perché si sentiva bene e non aveva bisogno di riposare.

‒ Saprete poi quello che dovrete fare, ‒ rispose la signora, con quella sua solita aria di sprezzo; ‒ per oggi non ho bisogno di voi. Andate.

Barberina non ardì rispondere, fece un inchino, salutò con uno sguardo e un sorriso affettuoso la vecchia, la quale, desiderando forse di restar sola con la signora, le fece cenno di seguire una persona di servizio che l’aspettava sull’uscio.

‒ Mettila nella camera rossa, al secondo piano, ‒ disse la signora alla fantesca, mentre questa stava per escire, seguìta dalla Barberina.

La donna, senza aprir bocca, fece camminare un pezzo la Barberina per degli anditi, le fece salire delle scale, e finalmente, dopo essere andata a cercare una chiave, si fermò davanti ad un uscio, l’aprì e la fece entrare in una bella camera, ariosa, pulita, nella quale era un bel letto parato.

‒ Questa è la mia camera? ‒ esclamò la Barberina. ‒ Una così bella camera per me?

‒ Sì, ‒ rispose laconicamente la donna, ‒ questa camera è la sua: ‒ e fece una mossa per andar via.

‒ Ma che cosa debbo fare? ‒ domandò la Barberina maravigliata. ‒ Dov’è la cucina, dove debbo andare per fare il mio servizio?

‒ Per ora stia qui, ‒ rispose ancora la fantesca.

‒ Mi manderanno qui il lavoro? dovrò forse cucire di bianco? Oh, mi insegni un poco lei, quello che devo fare! Vorrei proprio farlo per bene il mio dovere e accontentare la signora.

‒ Per ora non ci pensi: ‒ replicò l’altra imperiosamente. ‒ La signora vuole che la stia qui; obbedisca senza chieder tanto; vedrà che se ne troverà contenta: ‒ e andò via, lasciando la Barberina più maravigliata di prima.

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